Un volume su Ugo Boccato,
il maestro del paesaggio
"Di Adria ho due cose - ha esordito Ivo Prandin nel presentare la mostra antologica retrospettiva di Ugo Boccato alla sala "Groto" - due cose che sono delle reliquie della mia memoria personale: un disegno a colori, a pastelli di Ugo Boccato e un'anfora, due oggetti carichi. disignificato".
"Facendo riferimento alla monografia curata dal professor Leobaldo Traniello, edita dalla Minelliana di Rovigo (il presidente prof. Cavriani aveva presentato Prandi e Traniello, al numeroso pubblico intervenuto insieme al sindaco Spinello ed ai rappresentanti di sodalizi culturali della città) Prandin si è soffermato a tratteggiare la figura di Ugo Boccato, dell'uomo e dell'artista ed a presentare alcune delle sue opere più significative, ricordando che il pittore si era affermato nei suoi settant'anni di creatività a livello regionale e nazionale partecipando a biennali e quadriennali.
Affermato che Boccato fu un "maestro del paesaggio" e che in molti quadri seppe esprimere l'anima del paesaggio polesano; ha rammentato anche il lavoro di ricerca continua dell'artista, fino a quando l'età Io consentì.
Prandin ha concluso la sua brillante presentazione dicendo che la mostra (che rimarrà aperta sino all'11 ottobre nella sala superiore del "Groto") è l'occasione per lui di «una restituzione di un personaggio incontrato tanti anni fa' (Boccato mori nel 1982 a 90 anni) ed è per tutti noi la restituzione del paesaggio, chiarificandolo e caricandolo ai nostri occhi questo nostro paesaggio.
E l'emozione che ha dato a me il ripercorrere questa esistenza, spero che colpisca anche voi e che rimanga a lungo".
Auspicando che la monografia possa servire da mediazione tra l'artista e il pubblico, l'autore prof. Leobaldo Traniello curatore anche della mostra, ha detto tra l'altro, di ritenere che complessivamente e molto sommariamente per alcune difficoltà oggettive nella mostra con 46 quadri e alcuni disegni, sia documentata la vita artistica di Ugo Boccato, il suo lavoro di ricerca razionale per maturare un proprio stile attraverso una serie di esperienze, lungo sempre però il filone della coerenza, Traniello ha precisato che il catalogo contiene solamente un "campionario" delle innumerevoli opere di Boccato che ha dipinto per 70 anni, avvertendo tra l'altro che occorre tener conto, visitando la esposizione, e meditare a fondo sulle opere in mostra, dietro alle quali c'è un lavoro di ricerca che sembra facile, frutto di un lavoro paziente, di costanza, di passione, di sintonia tra l'essere umano e tutto quanto Io circonda, un messaggio - ha concluso Traniello - che anche noi possiamo oggi ricevere".
Gli intervenuti si sono quindi soffermati ad ammirare le opere di Ugo Boccato che rimarranno esposte fino all'11 ottobre.
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