2. UGO BOCCATO - Cenni biografici

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Ugo Boccato è nato ad Adria (Rovigo) l'8 Dicembre 1890.
Frequentò la scuola elementare sino alla 7^ (o all' 8^).
Studiò disegno e pittura privatamente per circa due anni presso il Prof. Antonio Casellato, un giovane adriese che aveva studiato pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
Dal 1906 al 1909 frequentò la Scuola d'Arte Applicata alla Industria (Sezione Disegno Decorativo) di Acida, dalla quale venne licenziato col 1° premio.
La scuola era diretta dal prof. Antonio Viaro.
Cominciò a disegnare giovanissimo, lo faceva persino alla scuola elementare, durante le lezioni, tanto che la maestra (la moglie del poeta Marino Marin) ebbe a lamentarsene con i genitori.
Passò poi alla pittura, al colore ("che entra nel sangue",diceva).
All'età di 19 anni si trasferì per circa due anni a Venezia, dove frequentò l'ambiente artistico, iscrivendosi anche al Sindacato delle Belle Arti locale.
Successivamente, sempre a Venezia, in data non nota, entrò in contatto con i pittori Alessandro Pomi, Duilio Corompai, Luigi Cobianco, Aldo Bergamini, Fioravante Seibezzi e Alessandro Milesi.
Partecipò come fante alla guerra di Libia (1912) e alla prima guerra mondiale, durante la quale riuscì anche a dipingere, grazie al Cap. Filippo Leonetti col quale si era instaurato un rapporto d'amicizia, poi durato tutta la vita.
Nel 1918 sposò Maria Antonia Donà, di cinque anni più giovane, dalla quale ebbe undici figli, quattro maschi e sette femmine.
Nel 1919 si trasferì a Milano, dove salvo un breve intermezzo adriese, si fermò per diversi mesi.
Qui si iscrisse alla "Famiglia Artistica" ed alla "Società delle Belle Arti"; conobbe e divenne poi amico degli artisti Donato Frisia, Angelo Cantù e Giuseppe Amisani, che favorirono il suo inserimento nell'ambiente artistico locale e dai quali ebbe incoraggiamenti ed utili consigli.
Nel 1941 morì la moglie, all'età di 46 anni.
Durante l'ultima guerra, nel 1944 aderì al Comitato di Liberazione Nazionale di Adria da poco costituito,012-8x6 che aveva come fine non azioni di guerra ma l'assistenza agli sbandati ed alle loro famiglie.
Gli fu assegnata la zona di loc. Orticelli e Cavedon di Adria.
Nello stesso anno venne deportato in Polonia ad opera dei fascisti, da dove rientrò fortunosamente un mese dopo circa.
Nel 1951, in conseguenza dell'alluvione nel Polesine, sfollò a Camino al Tagliamento nel Friuli (sino al giugno 1952).
Nel 1959 fu operato all'Ospedale S.Anna di Ferrara per "distacco di retina"; l'intervento ha esito positivo, però qualche mese dopo un nuovo distacco della retina gli fa perdere l'occhio destro.
Ciò non gli impedisce di dipingere, come farà fino a pochi mesi prima della morte.
Per il sostentamento della famiglia esercitò prima, per un breve periodo, il mestiere di fotografo, poi quello di tinteggiatore-decoratore (titolare di una piccola impresa) e, infine, saltuariamente, quello di impiegato.
La sua prima partecipazione ad una mostra collettiva ebbe luogo a Rovigo nel 1913 (o 1914), dove vennero ammessi due suoi quadri, un paesaggio ed una natura morta.
La sua prima mostra personale ebbe luogo in Adria nel 1920, presso le scuole elementari.
Il discorso d'apertura fu tenuto dall'avv. Gastone Costa.
Partecipò a quasi tutte le esposizioni che venivano organizzate nei centri artisticamente più vivi fuori dal Polesine, fra le quali le più significative: Concorso Nazionale "Premio Franck" al Castello Visconteo di Pavia (1936) - Esposizione dell'Opera Bevilacqua La Masa Venezia (1933 - 1934 - 1936 - 1938 un suo quadro è acquistato dal Comune di Venezia - 1940 e 1943) - 1^ Quadriennale d'Arte Nazionale - Palazzo dell'Esposizione Roma (1939 quadro acquistato dal Ministero della Cultura Popolare) - 3^ Mostra del Sindacato Nazionale Belle Arti - Palazzo dell'Arte Milano (1941 un suo quadro è acquistato dalla Confederazione professionisti ed artisti).

015-8x6 E finalmente il traguardo tanto agognato, la Biennale di Venezia: alla XXIV^ Esposizione (1948) viene accettato un suo quadro, "Alberi e barche", oggi di proprietà di un amatore di Chioggia.
Ugo Boccato è morto in Adria il 22 marzo 1982.
Su Boccato sono state pubblicate due monografie, una sulla grafica nel 1983, curata dal dott. Paolo Rizzi di Venezia ed edita dal Comune di Adria, l'altra sugli olii, nel 1992, curata dal prof. Leobaldo Traniello di Rovigo ed edita dalla Associazione Culturale Minelliana di Rovigo.
Nel 1995 viene intitolata a suo nome, ad Adria, una via che collega Corso Vittorio Emanuele II con Piazza Cavour assieme ad una mostra personale presso la "Sala Cordella".

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